Fotografo non identificato, Al Tempio di Vesta, pranzo en plein air, 1885 circa, stampa all’albumina 20x25.
L’immagine è ricca d’aura. Un’attribuzione è difficile ma forse si potrebbe trattare del fotografo locale Pio Tedeschi.
1860 circa, stampa all’albumina, 20,5x27.Firenze,Loggia della Signoria, John Brampton Philpot
E’ questa l’unica immagine fotografica ottocentesca a me nota della Loggia ripresa frontalmente. Per ragioni varie (condizioni di controluce ecc.) le immagini frontali del monumento sono molto rare anche nel corso del Novecento. Peraltro Philpot non manca di confrontare abilmente la frontalità dell’immagine della Logia con il profondo scorcio del piazzale deglu Uffizi a sinistra. Sul fronte della loggia compaiono i quattro lampioni a gas a stelo con lanterna, sostituiti nel 1865 con quelli di nuovo tipo atre bracci. Nell’area orientale della loggia manca ancora il Ratto di Polissena di Pio Fedi, collocato nel 1866. Al margine sinistro si nota la tettoia a protezione del David di Michelangelo montata nel 1851.
Giorgio Conrad, Napoli, Mangiatrici di spaghetti, 1870 circa, stampa su carta all’albumina, 25x20.
della chiesa di Maria Maggiore,1858 circa, stampa su carta all’albumina, 39x30,5; timbro a secco ovale sul supporto.
L’antica chiesa (eretta forse nell VIII secolo e ristrutturata più volte nel medioevo) si trova in posizione isolata ai piedi del colle dove era ubicato il nucleo della città etrusca di Tuscania prima del suo progressivo spostamento sull’altura a nord. In asse con la chiesa, ma da essa separata, si erge la poderosa torre campanaria (scorcio in primo piano al margine sinistro). La sua vicinanza alla facciata dipende dal fatto che la navata venne prolungata nel XII secolo. La singolare situazione topografica risulta congeniale al gusto di Macpherson per composizioni accentuatamente serrate sull’oggetto della ripresa fotografica.
William England, «428 Le Tunel du Mont Cenis », 1868 circa, cabinet.
La strada che collegava la Francia e l’Italia attraverso il valico del Moncenisio era famosa per essere stata utilizzata nelle campagne in Italia di Napoleone Bonaparte, che la fece rendere carrozzabile. Ricalcandone in buona parte il tracciato e
compositiva di Ferrier, che stringe il quadro sulla possente arcata e conferisce granderisonanza all’ampiezza dello spazio interno della Loggia, la cui prospettiva è sostanziata dalla successione delle statue e delle tre volte a crociera ecostoloni. Nel confrontocon la prospettiva dei gruppi statuari e delle volte la presenza della Giuditta di Donatello al filo e al centro dell’arcata assume più forte significativo rilievo. La presenza del carretto per la vendita di bibite fresche al margine inferiore introduce una nota di quotidianità nell’imponente scenario monumentale.
La traccia del carretto a destra della sua immagine testimonia che il carretto stesso è stato spostato durante la lunga posa. Lo stesso carretto è presente anche in un’altra ripresa stereoscopica di Ferrier della Loggia ripresa di scorcio (vedi Roger-Viollet, Parigi; www.roger-viollet.fr) evidentemente nella stessa giornata.
La fotografia documenta l’antica decorazione delle pareti della Loggia, fino all’altezza dei peducci, a rivestimento di pietra a filaretto dipinto.
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