SEGNALAZIONI

Utilizzando la ben nota distinzione fra fotografi professionisti e irregolari, si potrebbe omologamente distinguere anche nella storiografia della fotografia in Italia - ancora tutto sommato non tanto lunga - tra storici e irregolari (ovvero appassionati conoscitori-collezionisti).                                                                                                         I contributi storiografici di questi ultimi, tra i quali si potrebbe riconoscere il ruolo di capofila a Piero Becchetti, sono stati e sono numerosi, spesso dispari per impegno o per portata, ma comunque non trascurabili in un bilancio storiografico generale e spesso preziosi in casi specifici. Non di rado mancano di rigore scientifico o semplicemente di coerenza interna e tuttavia apportano dati e valutazioni utili.          Ne è conferma questo volume, dovuto al lungo e appassionato impegno di Maurizio Apicella.                                                                                                      L’autore ripercorre le tappe principali della storia della fotografia topografica e di costume della costa di Amalfi tra la metà dell’Ottocento e la metà del Novecento, partendo dai contributi dei fotografi francesi  in viaggio in Italia o operanti in Italia, e in particolare - facendo seguito a suoi precedenti studi – quelli dei calotipisti francesi Jeuffrain, Le Dien, De Beaucorps, dei quali riproduce alcune importanti immagini  (figg. 2-7, 9-10), fra cui l’interessante Marina di Jeuffrain (purtroppo riprodotta tagliata senza darne conto, fig. 4) ripresa con un obiettivo a lunga focale e che meriterebbe da sola un’analisi dettagliata. Dedica poi un paragrafo alla fotografia stereoscopica. Si sofferma quindi in particolare sui contributi di Sommer e di Rive, riguardo ai quali peraltro ricalca valutazioni e considerazioni critiche già sviluppate nella più  specifica storiografia recente.                                                                                                  Per taluni aspetti più originale è la parte del testo dedicata alla cartolina postale che giustamente l’autore considera elemento non trascurabile della storia della fotografia. In particolare sono interessanti le dimostrazioni di utilizzazione di fotografie di Sommer e di Brogi da parte di più editori di cartoline postali.                                       Contributo rilevante è la ricchezza della documentrazione iconografica, che propone 79 illustrazioni nel testo e negli apparati e 280 tavole fuori testo, e dalla quale sarà indispensabile partire – insieme a quella del volume  La costa delle sirene: tra Vietri e Ravello, Amalfi e Positano, 1850-1950, a cura di Vincenzo Proto, Napoli 1992, 20072 - per ogni ulteriore studio. Interessanti in particolare le immagini di Luigi Cicalese.                                                                                                              Il bilancio delle conoscenze storiografiche sull’argomento è indubbiamlente utile al pubblico più vasto ma proprio la notevole ricchezza del repertorio iconografico avrebbe potuto consentire all’autore di offrire un contributo più pregnante e specifico sviluppando indagini puntuali su raggruppamenti tipologici di vedute dei luoghi di Amalfi e della costa affermatesi diacronicamente come topoi, contraddistinte da identità o analogia di  punto di vista, inquadratura e organizzazione del campo visivo. Corredano i testi due apparati: le Schede biobibliografiche e l’Indice degli editori di cartoline della Costa di Amalfi. Soprattutto quest’ultimo è un contributo utile e nuovo, nel quale peraltro sarebbe stato importante distinguere alcuni fotografi (per esempio Piumelli o Samaritani).                                                                                                  Dispiace constatare una non impeccabile cura editoriale e redazionale (numerosi refusi, imprecisioni nella redazione di voci bibliografiche, ripetizioni, generiche indicazioni delle dimensioni delle stampe e assenza di indicazioni della tecnica di stampa), che certamente potrà essere corretta in una nuova edizione. Non impeccabili risultano anche le traduzioni dall’italiano in inglese e viceversa. E' auspicabile che Apicella possa presto rendere agibile il sito web dedicato alle immagini della costa amalfitana e continui a produrre contributi specifici sull’argomento.

 

 

 

 



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